Il 25 maggio 2022, nella sala del Romanino, si è tenuta la conferenza su Mario Pinton e la ‘sua’ scuola, il Selvatico promossa dalla direzione dei musei del comune di Padova, che ha visto i contributi di Enrico Ghion, dirigente del liceo artistico Pietro Selvatico di Padova, Luisa Attardi, docente di storia dell’arte e curatrice della mostra, Graziano Visintin, ex docente e maestro della Scuola orafa padovana, Elio Armano, scultore e presidente della associazione ‘Amici del Selvatico’.
al tavolo, da sinistra, L. Attardi, E.Ghion, E.Armano, G,Visintin
Nella conferenza si sono approfonditi i molteplici legami che legano la formazione e l’attività di Mario Pinton con la scuola Pietro Selvatico, dove è stato prima studente, poi docente fondatore della sezione di oreficeria e infine preside.
Ha introdotto Enrico Ghion che ha illustrato l’importanza della figura di Mario Pinton e le ricadute culturali del suo operato che, ancora oggi, arricchiscono i percorsi didattici delle attività artistiche svolte nel Liceo P. Selvatico.
Enrico Ghion
E ’seguita la presentazione di Luisa Attardi che illustrando dettagliatamente il lungo e articolato percorso formativo di Mario Pinton, ha messo in evidenza il contesto culturale e l’evoluzione storica dell’Istituto P. Selvatico dalle origini agli anni ’30, anni in cui Pinton era studente.
E’ stato evidenziato come la linea tracciata dal fondatore Pietro Selvatico nell’ottocento, basata sullo stretto legame tra il disegno e l’affinamento delle tecniche esecutive nei laboratori, abbia in seguito trovato, nella scuola, terreno fertile e nuovi sviluppi per merito di importanti personalità artistiche che, in veste di insegnanti o direttori, si sono succeduti in quel periodo.
Luisa Attardi
Molto significativo il premio che M. Pinton (quindicenne) ha vinto a Roma nel 1935 al “Campionato nazionale di cesello e sbalzo” sostenendo una prova di laboratorio. Si tratta di un fatto che dimostra l’alto livello di preparazione che la Scuola era in grado di fornire agli studenti fin dai primi anni.
Dopo gli studi al Selvatico, M. Pinton continua la sua specializzazione su percorsi diversi ma convergenti, segue i corsi di oreficeria all’Istituto d’Arte di Venezia, frequenta l’importante Istituto Superiore di Industrie Artistiche, sezione argento, di Monza, per proseguire poi all’Accademia di Brera, sezione scultura, a Milano.
Numerosi sono stati gli insegnanti che Pinton ha citato come figure importanti per la sua formazione culturale (Venter Marini, Pagano, Marino Marini, Messina) e spesso ha affermato che un orafo preparato deve avere buone conoscenze di pittura, architettura e scultura.
Elio Armano e Graziano Visintin
Graziano Visintin ha riassunto gli aspetti più salienti che riguardano l’insegnamento dell’oreficeria, sottolineando come la riduzione di ore di progettazione e laboratorio introdotte dalla recente riforma delle scuole artistiche abbia comportato non poche difficoltà nella formazione degli studenti.
Elio Armano ha rivendicato il ruolo importante dell’associazione “Amici del Selvatico” sia nella promozione della mostra di Mario Pinton, sia nell’impegno esercitato in questi anni al fine di ottenere il restauro e il rinnovo della sede storica Jappelliana.
L’associazione ha assunto un ruolo importante come tramite tra le istituzioni pubbliche, Provincia – Comune -Sovrintendenza, e le associazioni, Amici del Piovego – Comitato Mura, svolgendo anche un ruolo di sostegno al dialogo tra progettisti incaricati del restauro e le esigenze concrete espresse dagli insegnanti della Scuola.
il pubblico in sala

 

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